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Dott.ssa Monica Raimondi
Presidente sezione di Forlì-Cesena

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Manipolazioni Manu Medica 

Il termine chiropratica è riferito allo studio, alla diagnosi, alla cura e alla prevenzione dei disturbi neuromuscoloscheletrici e dei loro effetti sullo stato generale di salute degli esseri umani e degli animali vertebrati,è praticata in tutto il mondo ed è normata in una quarantina di giurisdizioni nazionali, alcune delle quali hanno creato dei corsi universitari ad hoc
Sintomi e pratica
Sono oltre duecentocinquanta i sintomi, le patologie e le diagnosi che la chiropratica ritiene di propria pertinenza e oltre cento le metodiche utilizzate dai chiropratici a scopo dichiaratamente "terapeutico" o "preventivo" tra le quali una quindicina sono di uso prevalente. La principale diagnosi chiropratica è di sublussazione, ossia di lesione articolare o segmentaria con alterazione dell’allineamento, dell’integrità cinetica e della funzione fisiologica, anche se integro rimane il contatto fra le superfici articolari. La chiropratica ha elaborato un proprio modello teorico, il complesso della sublussazione, consistente nella rappresentazione delle disfunzioni di un segmento motorio e delle interazioni patologiche dei tessuti nervosi, muscolari, legamentosi, vascolari e connettivi. Avrebbe prodotto inoltre importanti scoperte scientifiche relative, ad esempio, all’anatomia della articolazione sacro-iliaca, delle faccette articolari vertebrali, del forame intervertebrale, del legamento nucale. L’atto terapeutico prevalente compiuto dai chiropratici è la correzione, detta anche aggiustamento, consistente nell’applicazione coordinata di forze, leve, direzioni, ampiezze e velocità su specifiche articolazioni e sui tessuti adiacenti allo scopo di condizionare la funzionalità articolare e neurofisiologica. La manipolazione vertebrale correttiva, principale terapia chiropratica, implica l’uso delle mani o di strumenti che – quasi sempre in modo delicato e indolore – operano lo spostamento passivo e forzato del segmento motorio o dell’articolazione entro il limite dell’escursione parafisiologica. Le manipolazioni vertebrali chiropratiche sono generalmente controindicate in caso di ipoplasia del dente dell’epistrofeo, instabilità dell’osso odontoide, frattura acuta, tumore del midollo spinale, osteomielite, discite settica, tubercolosi della colonna, tumore delle meningi, ematoma midollare o intracanalicolare, tumore maligno a carico della colonna, ernia franca del disco con progressivo deficit neurologico, invaginazione basale del rachide cervicale superiore, malformazione di Arnold-Chiari del tratto cervicale superiore, dislocazione di vertebra, cisti ossea aneurismatica, tumore a cellule giganti, osteoblastoma o osteoma osteoide, malattia neoplastica muscolare o dei tessuti molli, siringomielia, idrocefalo, diastematomielia, sindrome della cauda equina, ipermobilità congenita, positività ai segni di Kernig o di Lhermitte, artefatti di fissaggio o di stabilizzazione. In tutti gli altri casi le manipolazioni e le correzioni chiropratiche sono generalmente sicure. Reazioni avverse o complicanze connesse a manovre chiropratiche sarebbero estremamente rare. I pazienti che si sottopongono a trattamenti chiropratici lo fanno in maggioranza perché soffrono di escursioni articolari ridotte o bloccate e di algie neuro-muscolo-scheletriche. La chiropratica viene anche usata in casi di ridotta funzionalità articolare, cervico-dorso-lombo-sacralgie e algie agli arti. La chiropratica si occupa anche di disturbi non neuro-muscolo-scheletrici riferiti agli apparati sensoriale, respiratorio, cardiocircolatorio, gastroenterico e genitourinario. Alcuni chiropratici, particolarmente orientati alla prevenzione delle malattie e alla promozione della salute in senso generale, applicano metodiche di cura del benessere psicofisico dei pazienti.
Esistono differenti e contrapposte opinioni sull'efficacia della chiropratica: uno studio della Peninsula Medical School di Devon, analizzando 26 casi, conclude che la manipolazione spinale usata per curare dolore, coliche, asma, allergie o vertigini non ha benefici effettivi, inoltre la manipolazione spinale può avere serie e gravi complicazioni mediche in rari casi. Tuttavia la chiropratica è generalmente sicura se impiegata in modo appropriato da esperti, affermano infatti i chiropratici che i casi di incidenti dovuti a manipolazioni sarebbero stati spesso attribuiti a torto ai chiropratici, mentre in realtà sarebbero dovuti a persone che non hanno alcuna specializzazione in Chiropratica e/o nessuna formazione.

 

I contenuti e le informazioni di carattere medico e fisioterapico esposte nel presente sito rivestono carattere di mero scopo conoscitivo e non intendono in alcun modo sostituire il parere professionale di un medico o di un fisioterapista

 

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