News

Dott.ssa Monica Raimondi
Presidente sezione di Forlì-Cesena

Associazione Italiana Donne Medico
Partners

Seven Sportingclub


=


Vision Future


La Corte di Felsina


Newsletter

Accetto*
*Informativa ai sensi dell'art. 13 del d.lgs. n. 196/2003 Codice in materia di protezione dei dati personali. Le ricordiamo che i Suoi dati personali saranno utilizzati nel rispetto dei principi fondamentali, dettati da tale decreto.

Area utenti
Username
Password
 
Password persa
Riabilitazione del Pavimento Pelvico 

La riabilitazione del pavimento pelvico può essere definita come un insieme di tecniche specifiche di tipo conservativo (non si parla di metodiche chirurgiche e/o farmacologiche) che hanno come obbiettivo la correzione di molteplici disfunzioni.
Esistono diverse problematiche legate ad alterazioni funzionali del pavimento pelvico, organo di estrema importanza per il sostegno e la sospensione dei visceri pelvici (utero, vescica, retto-ano), la continenza urinaria e anale, il parto, la funzione sessuale.
Il pavimento pelvico o perineo è formato da un insieme di muscoli che si intrecciano fra loro e chiudono verso il basso il bacino; abbracciano l'apparato urinario (uretra, vescica) e vaginale (nella donna) formando il pavimento anteriore, fino a coinvolgere l'apparato ano-rettale (ano, retto) costituendo il pavimento posteriore.
Il perineo è un organo dinamico: sollecitato continuamente dal peso del nostro corpo, è soprattutto impegnato nel contrastare gli aumenti di pressioni intra-addominali dettati dagli incrementi di carichi (sollevare le borse della spesa, prendere in braccio il bambino, tossire, starnutire,ecc.), da condizioni croniche (stitichezza), dall'evento parto.
In relazione a quanto detto, esistono sintomi che nascono dallo squilibrio di queste funzioni. In base all'organo interessato, possiamo distinguerli in: urinari, vaginali, ano-rettali.
I sintomi urinari possono riassumersi in:
Perdita involontaria di urina
Urgenza ad urinare
Necessità di urinare spesso (più di 8 volte nelle 24 ore) in assenza di infezioni urinarie
Difficoltà a svuotare completamente la vescica
Senso di peso vescicale.
I sintomi vaginali più frequenti sono:
Senso di peso dovuto alla presenza di prolassi
Dolore post-parto causato da lacerazioni o episiotomie
Dolore con i rapporti sessuali
Diminuzione della percezione sessuale
I sintomi ano-rettali si traducono in:
Perdita involontaria di gas e/o feci
Urgenza alla defecazione (correre al bagno quando si avverte lo stimolo)
Mancata percezione dello stimolo evacuativo
Difficoltà a svuotare l'ano dalle feci/difficoltà alla defecazione.
Mancata capacità a coordinare le spinte defecatorie.
Senso di peso anale
Dolore anale e/o perineale
Il primo approccio per la cura di questi sintomi, quando non siano dovuti a malattie organiche che solo la visita medica specialistica può evidenziare, è di tipo riabilitativo, proprio perché si è sempre più indirizzati a migliorare la qualità di vita della persona, riducendo al minimo gli interventi invasivi.
Nei casi in cui sia previsto un approccio chirurgico e/o farmacologico, il trattamento riabilitativo è, comunque, un valido supporto perché dà una educazione al paziente rendendolo consapevole dei corretti movimenti nelle varie attività quotidiane, che lo aiutano a prevenire una ricaduta (educazione perineale).
In primo luogo, il trattamento riabilitativo, deve prevedere una prima visita con il terapeuta, il quale deve innanzittutto informare il paziente, con materiale scientifico di supporto, circa l'area da trattare e le varie possibilità di approccio terapeutico. Dopo la prima fase informativa, si compila una scheda-paziente dove vengono raccolti tutti i dati che sono di aiuto al terapeuta per impostare il programma riabilitativo. Un buon terapeuta è in grado di ascoltare il paziente, perché sa che l'ascolto porta a comprendere meglio la persona che si ha di fronte, migliorando così il successo della terapia.
Un ciclo di trattamento riabilitativo varia in genere da 10 a 15 sedute in relazione al problema da trattare e alla risposta del paziente, soprattutto nella fase di presa di coscienza dell'area perineale. La cadenza delle sedute è almeno bisettimanale con durata di un'ora ciascuna.
Il successo della terapia è legato a diversi fattori. In primis all'impegno e alla collaborazione del paziente nell'eseguire la terapia, soprattutto quella domiciliare, di grande supporto durante il trattamento e fondamentale nel mantenere il risultato ottenuto al termine del ciclo terapeutico.
Altro elemento importante è il terapeuta, il quale deve farsi carico del paziente in toto cercando di impostare un programma terapeutico il più adeguato possibile. Questo programma deve prevedere non soltanto le varie tecniche combinate tra loro, ma un orientamento alla persona, senza dimenticare che non di rado dietro alla disfunzione si celano bisogni che appartengono alla sfera emotiva e psichica

I contenuti e le informazioni di carattere medico e fisioterapico esposte nel presente sito rivestono carattere di mero scopo conoscitivo e non intendono in alcun modo sostituire il parere professionale di un medico o di un fisioterapista

 

Corso Gastone Sozzi, 74 - 47521 Cesena | Orari dal Lunedì al Venerdì - ore: 14 - 20 | Su appuntamento - ore 8 - 14

Tel e Fax: 0547 611213 | www.cmr-raimondi.com | e-mail: m.raimondi@cmr-raimondi.com | PEC: raimondi.monica@pec.it | Partita IVA: 03278060714